giovedì 24 maggio 2012

Amour en Lettres....



Messaggio per Jan del 25.05.12 h 01.05

Mi aggiro per il padiglione esterno della Casa, osservo questo meraviglioso giardino battuto dalla pioggia e ...penso.

Il solo fatto che ti stia scrivendo, ora, potrebbe essere un chiaro indizio di quanto stia pensando a te.

Ho un dubbio...un tarlo che mi rode da questo pomeriggio.
Vorrei chiarirlo, perchè non mi piacciono i dubbi ed ancora meno mi piace l'idea di averti gettato addosso un peso, che non avrebbe voluto e dovuto essere tale.
Avverto il tuo silenzio, ora, ancora più di quando siamo insieme.

Ho il timore che tu possa pensare di essere un problema, per me.

Non lo sei. Vorrei che tu lo sapessi, vorrei incidertelo nel cuore, nell'anima...vorrei poterti spiegare quanto sia meraviglioso per me poterti amare. Ed essere amata da te.
Vorrei essere in grado di spiegarti quanto sia stato  inevitabile innamorarmi di te, mentre tutti i filtri che mi ero costruita negli ultimi anni cadevano, uno dopo l'altro.
Vorrei essere in grado di spiegarti che non sei affatto un problema.
Quanto piuttosto la risposta ad una domanda che nemmeno sapevo di essermi posta...ormai molto tempo fa.
Vorrei essere in grado di spiegarti, mentre annego nei tuoi occhi, che il problema sono piuttosto tutte quelle convinzioni evidentemente errate che mi ero sin qui costruita, e che mi hanno portato a compiere scelte altrettanto errate.

Ero convinta di non credere in determinate cose. Ero convinta che ...beh, alla fine conta poco, quello di cui ero convinta.
Semplicemente, non sapevo.
Non sapevo della tua esistenza. Non sapevo, ancora, che mi sarebbe bastato guardarti negli occhi una volta perché cambiasse tutto.
Non sapevo che cosa volesse dire essere amati. Concedersi, di essere amati. Da Te.
Non sapevo cosa volesse dire amarti.

Ora lo so.

E vorrei che tu sapessi che non c'è nulla, nulla che conti di più, per me.

Non mi importa dei privilegi, non mi importa delle regole, non mi importa della Casa...sono tutti dettagli che hanno perso colore. Hanno perso sapore.
Sono stati importanti, per un po'. Ma la corrente mi ha portato a Te.
Ed ho scoperto che il tuo colore è l'unico che vorrei, per me.

Ricordi quando ti ho chiesto cosa intendessi, quando mi hai detto che il 'verse non è posto per me? Ti ho chiesto quale sarebbe stato...non mi hai mai risposto.

Te lo dico io: sei Tu, il posto per me.

Le tue labbra,  il mio porto sicuro in qualsiasi tempesta.


Tua,

Amelie




Messaggio ricevuto da Jan il giorno 25 Maggio 2012 alle 01:50
Amour
Stavo per scriverti.
E' sempre faticoso per me trovare le parole giuste, è per questo che ne uso poche.
Stavo per scriverti ma mi hai anticipato. Avrei dovuto aspettarmelo, del resto sei un passo avanti rispetto chi condivide il destino dell'umanità.
Sei riuscita a comunicare con una forza che non credevo possibile in un mezzo tanto asettico come la messaggistica elettronica.
Ti credo, Amelie. In tutto quanto mi dici e mi scrivi.
Vorrei tu sapessi che non sto vivendo niente come un peso.
Vorrei tu sapessi che sento il bisogno di esserti d'aiuto, in qualsiasi cosa.
Ho sempre impostato la mia vita in modo da non lasciare segni del mio passaggio. Ma sono entrato con violenza nella tua. E ciò mi attribuisce delle responsabilità, per quanto, ti assicuro, non le sto vivendo come un peso.
Voglio il tuo bene, in senso assoluto, e vorrei fosse chiaro.
Se posso fare qualcosa, qualsiasi cosa, per esserti d'aiuto, la farò.
Perché condivido con te la novità di questo sentimento. E' tutto nuovo e sconosciuto. Non so come muovermi.
E sei la cosa migliore che mi sia capitata. La migliore che potesse capitare.

Quando ho detto che il 'verse non è posto per te, intendevo dire che il tuo posto doveva essere nel cuore di qualcuno.
Potevo solo sognare che fosse il mio.

Tuo,

Jan




P.S.
Volevo anche sapere come stai, se la pioggia che ci siamo presi ha lasciato conseguenze.

P.P.S.
Ti devo un ombrello.









Messaggio per Jan del 25.05.12 h 02.21


Mi fai sorridere, quando sostieni di non essere bravo con le parole.
Credo tu riesca ad utilizzarle meglio di quanto credi.
O, almeno, questa è la sensazione che regalano a me, ogni volta che ti ascolto..o ti leggo. Ed è buffo come entrambi pensiamo che l'altro sia un passo avanti, rispetto a noi.
Buffo come entrambi pensiamo di essere entrati con violenza nella vita dell'altro.
Ho un ricordo di me, che fatico a collocare nel tempo, ma è vivido nella mia mente: la prima volta in cui ho percepito con chiarezza il desiderio incontrollabile di sfondare il ghiaccio nei tuoi occhi, per scoprire che cosa celassero.
Quel che ho trovato, non avrei mai potuto nemmeno immaginarlo.

Ti credo anch'io. Credo a tutto quello che mi dici, che scrivi.
Vorrei che tu sapessi che mi sei di aiuto, sempre. Ogni giorno da quando ti ho conosciuto. Ed ogni giorno un po' di più. 
E vorrei che tu sapessi che io voglio la stessa cosa, per te. 
Il tuo bene, in senso assoluto.
Per quanto, spero di essere io, quel Bene...così come penso tu lo sia per me.

Prendimi la mano. Cammina con me. 
Nemmeno io so come muovermi. Ho paura. Di fare passi sbagliati, di ferirti, di non essere all'altezza, di non amarti come meriti...ma so che ti amo. 
Come non pensavo fosse possibile amare qualcuno.
So che anche tu, sei la cosa migliore per me.

Ho già preso la mia decisione. Mi servirà solo qualche giorno.
Per non lasciare nulla in sospeso. Per adempiere agli impegni già presi.
Stammi vicino. Solo questo, ti chiedo. So che darò delusione, forse dolore, a persone cui tengo.
Stammi vicino, tienimi stretta. Cedimi un poco della tua forza.
Tienimi nel tuo cuore. Io ti tengo sempre nel mio.

Ci sono cose di cui non abbiamo mai parlato...per discrezione. 
Ma questo vorrei lo sapessi: nessun uomo era mai stato nello shuttle prima di te.
E nessun altro vi entrerà, oltre a te.

Tua,

Amelie

P.S. Sto bene, in realtà. Un paio di starnuti che ho zittito con un'aspirina, e sono come nuova. Tu come stai?

P.P.S. Il prossimo magari non rosso. Che ne dici?