venerdì 17 agosto 2012

Ensemble

Insieme.

Assaporo il gusto di questa parola cullandomi al ritmo del suo respiro.

Mi ha concesso un giorno di ferie; in virtù della notte trascorsa e del fatto che siamo stati lontani troppo a lungo ultimamente, e abbiamo entrambi desiderio di recuperare.
Lo guardo dormire accanto a me, così vicino da scaldarmi. Intrecciato a me anche nel sonno.
Lo guardo dormire accanto a me e mi sento sopraffatta da tutto quello che è accaduto. Da quello che sento.
Da questa paura che mi attanaglia e mi toglie il fiato al solo pensiero di poterlo perdere.
Lo guardo dormire accanto a me e chiudendo gli occhi non posso fare a meno di ripensare a tutto quello che è accaduto da quando ci siamo conosciuti.
Dalla prima volta che l'ho visto. 
Da quella prima notte a Greenfield...da quando mi tirò fuori da Safeport...e non posso fare a meno di chiedermi se non fosse, in realtà, un percorso che entrambi avevamo da compiere per permetterci di arrivare sin qui. In questo momento. 
A ciò che ci lega.

Sto ancora cercando di capire se è maggiore il mio desiderio di tirare il collo a Zoya per ciò che ha fatto, di scuoterla per cercare di capire come abbia potuto essere così crudele... oppure quello di ringraziarla per averlo posto in una situazione tale da fargli provare esattamente ciò che ho provato io, quando l'ho trovato insieme a quella donna.

Non lo avevo mai visto così.
Furioso. Al punto tale da minacciala fisicamente lì, allo Spazioporto, in mezzo agli occhi di tutti i curiosi pronti a cibarsi dell'ennesima rissa, con maggior gusto data la partecipazione dell'Head.
E' riuscito a trattenersi, ma non oso immaginare a cosa accadrà nel momento in cui se la ritroverà davanti nella quiete della palestra.

E lì, davanti a tutti, mi ha baciata. Mi ha presa per mano e mi ha portato via, senza altre parole.
L'ho seguito, senza una parola. 
Non avevo bisogno di chiedere nulla. Mi era stato sufficiente guardarlo negli occhi, e sentire il gusto eloquente del suo bacio. Il battito furioso del suo cuore.

Quando ci siamo ritrovati soli, è stato in silenzio a lungo. Ed io con Lui.
Per dargli il tempo di placarsi, e trovare le parole. 



"Sono un coglione....su questo aveva ragione..."

"Lo sei?..."


" Ma questo non mi impedirà di spaccarle la faccia. "


"Mi dispiace. Non avrebbe dovuto farlo."


"Non dispiacerti."......... "Ti ha baciata?"

Lo chiede con tono solenne, arrochito dalla tensione. Lo guardo, e non posso fare a meno di amarlo di più, mentre gli offro i miei occhi. La mia sincerità.

"No. Solo un bacio sulla guancia.  Immagino volesse farti credere qualcosa di diverso....Ma ti assicuro che se lo avesse fatto sul serio avrebbero sentito lo schiaffo anche al Bazaar."

Lui mi guarda, e nei suoi occhi leggo una disperazione nuova, che filtra nella voce  così bassa che persino nel silenzio fatico a sentirla.

"Se avesse fatto sul serio...se lo avesse fatto davvero...sarei stato capace di ucciderla. ....  Non...non sopporto l'idea di saperti con qualcun altro. "


Vorrei dirgli che lo capisco benissimo. Che ho provato la stessa cosa. Ma taccio, non credo di averne bisogno. Tutto quello che posso fare è guardarlo negli occhi, e rassicurarlo riguardo a qualcosa che dovrebbe già sapere.

"Io ho solo Te. ....Solo Te."


"Ti amo, Melie."