lunedì 16 aprile 2012

La Vie en Rouge

"La Vita è Dio. Dio è la Vita."




ELERIA


Tornare a casa mi solleva il cuore. 
Le città di Elèria si armonizzano splendidamente con  la natura del pianeta; non c'è una dominanza del grigio, ma una serena ed armonica fusione di colori che si tramutano in serene melodie per l'animo di chi si soffermi ad ammirarne il paesaggio.


Tornare a casa per visitare il Tempio della Ragione  e per di più in compagnia di Evah, è stato uno splendido modo per giungere ad un nuovo livello di consapevolezza.


L'ho visto.
Ho visto la sua figura, il volto rapace a fissarmi sui gradini del Tempio.
Il volto di Jacob Heisenberg è apparso dal nulla, scivolando fuori da quelle pieghe profonde della mente in cui avevo cercato di accantonarlo.
In quell'istante ho avvertito sulla pelle il suo sguardo. Lo stesso brivido che sentii nel suo Laboratorio.


"Solo a te spetta decidere, quale direzione scegliere"


Le parole di Ayline sono giunte poco dopo.
Per quante occasioni abbia avuto di conversare con Lei, e di saggiare con quanta chiarezza possa guardare al mondo malgrado i suoi occhi ciechi, non posso fare a meno di sorprendermi per la puntualità di risposte che giungono alle mie domande non ancora formulate. Forse, per lo più, non ancora pensate.
C'è un nome che sussurra torbido al mio orecchio, spinge dalle profondità inabissate del palazzo della memoria per riaffiorare, forse a causa di similarità che non voglio cogliere.
Non voglio pensare a Greenwood.




Dopo la visita al Tempio, Evah è stata ospite mia e della Famiglia, à la Maison Saint Laurent, in occasione del concerto privato che Maman organizza regolarmente. 
Ha conquistato tutti, con la sua classe e la sua eleganza. Persino Papà
Maman, colpita dal suo gusto e dall'amore per l'Arte, ha voluto farle dono di uno spartito: con dedica ed autografo.
Abbiamo scoperto che è in ottimi rapporti con il geniale ed eclettico Vee
Curioso quanto il 'Verse appaia così piccolo, a volte.








Jacob Heisenberg

Ineffabile. Il senso di meraviglia che mi coglie, nel rendermi conto di quanto la Vita intessa trame e fili  sottili che si intrecciano tra loro danzando ai nostri occhi come scintille che abbagliano, sviando l'attenzione forse da disegni ben più arcani di quelli che le semplici coincidenze declamano.
Io non ho mai creduto alle coincidenze. La Vita accade. Ma non accade "per caso".
Non mi aspettavo di vederlo, sui gradini del Tempio. 
Di tutte le visioni che sapevo avrebbero potuto cogliermi, come ogni volta, Lui era forse una di quelle che non avevo nemmeno contemplato. Non per un solo istante.
Eppure era lì. Immagine sfocata e indefinita, ma ben chiara al mio intimo e alla mia pelle.

Quale senso di stupore mi ha preso, nel ricevere proprio la Sua convocazione personale, al mio ritorno presso la Casa.
Ho suonato per Lui. Solo per Lui.
Mi ha ascoltata, con attenzione, per quanto fosse evidente che i suoi pensieri fossero ad altro rivolti. Distaccato, freddo, cortese.  Sempre affascinante, per quell'aria distante. Così assorto nella contemplazione di chissà quale progetto, ma al tempo stesso pronto a farsi rapire dalla musica. 
La Mia musica.
Avrà percepito in essa i brividi sotto la mia pelle?
Ho colto un sorriso, alla fine. Lievissimo, ma presente.
I suoi complimenti, e la preghiera di riportarli a Josephine, sono stati la degna conclusione di una splendida giornata.
Sarei lieta di tornare, gli ho detto.

"Non mancherà occasione".

Non ho mai atteso un secondo invito con altrettanta trepidazione.



Akurl

Avverto crescere in me un sottilissimo senso di colpa.
Lo sto trascurando, forse? Sto approfittando di Lui? Gli ho fatto promesse che non sarò in grado di mantenere?
Non credo. Eppure al tempo stesso non sono del tutto certa di essere nel giusto, malgrado io sia sempre stata onesta.
Affermerei il falso, dicendo che non mi sono affezionata a Lui e che non provo un sincero affetto nei suoi confronti. Ma non è ciò che Lui chiede. Di questo sono sicura.

Mi sono preoccupata, scoprendolo ferito. 
E al tempo stesso di fronte agli altri per un sottile e perverso tentativo di attenermi alla buona creanza e alla discrezione fra Accompagnatrice e Ciente, non gli ho donato la solita informalità.

Dottore, l'ho chiamato.

Non ho potuto fare a meno di notarne la luce di disappunto negli occhi.
Gli ho scritto, per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa.
Sta meglio, dice.


Josephine

E' difficile spiegare in quale tortuoso modo io stia cercando di essere al tempo stesso sincera con Lei, e in grado di ritagliarmi quegli spazi personali che desidero essere esclusivamente miei.
Non le ho nascosto nulla. Ho risposto con franchezza a tutte le sue domande. Anche quelle riguardo ad Evah.
Ho tenuto per me solo quelle piccole cose che, in tutta franchezza, con la Shouye non c'entrano nulla. La Casa ha tutta la mia lealtà. Non possiede tutta la mia anima.
Lei ha tutto il mio rispetto e la mia sincera e profonda amicizia, nonché una gratitudine incondizionata per tutte le possibilità che mi ha donato.
Ma non mi sento in obbligo di aprirle ogni minimo frammento di me stessa.

Ho scoperto che un suo Cliente è interessato ad Ayline, ed alla Lega Empatica.
Dubito sarà facile per Loro entrare in contatto con la Monaca, e convincerla soprattutto ad elargire i suoi segreti.

Ho scoperto anche di essere riuscita nella mia prima opera di mediazione, convincendola a non annullare il Tour di Concerti che Evah stava organizzando per Ming, in collaborazione con Hall Point. E, quindi, Miss Winter.
Credo di averle fatto comprendere che sarebbe stato controproducente per tutti, e soprattutto per l'immagine della Shouye, un tale passo indietro.
La Casa avrà un ritorno di immagine incredibile, grazie al talento di Ming e all'impegno profuso da Evah nella preparazione della Tournée.
Ho cercato di comprendere meglio che cosa si agiti alla base di quello che, a me, pare un odio viscerale pulsante tra due delle donne più belle ed intelligenti che io conosca.
Josephine mi ha raccontato. Qualcosa.
Non sono certa di averne compreso le implicazioni più profonde.
Le maldicenze, pur ripetute nel tempo, non credo valgano lo sforzo e l'energia profusa per odiare e combattere una persona con tale fervore.
Nemmeno le opinioni divergenti.
L'ingenuità di questo pensiero mi coglie nel momento stesso in cui realizzo che sono, invece, alla base di una Guerra che si combatte e conta morti su tutti i fronti, senza che alla fine ci sia qualcuno in grado di indicare un sentiero che possa accontentare tutti.

O scontentare, tutti, in egual misura.


XUETU

Io, ora.
Secondo Josephine, la promozione più rapida nella storia della Shouye.
Ancora fatico a rendermene conto. Ma la soddisfazione ha un gusto inebriante al palato.